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noi potemo vedere, e falla altresì risplendente, com’ella pare a noi.

Ragione come: La Luna si rinnovella tuttavia in quel segnale medesimo, dove ’l Sole rimane; ella corre ciascun dì tredici gradi. E voi avete bene udito qua indietro, che un segno ha trenta gradi; e così passa la Luna uno segno in due dì e mezzo1, poco vi falla. E quando ella viene in un segno col Sole, ella è alluminata di sopra, là onde ’l Sole la sguarda. E per ciò ch’ella corre di sotto da lui, non la potemo noi vedere: ma al terzo dì, quando ella esce di quello segnale, è alquanto dilungata da lui, ed egli la guarda di costa2, ed allora appare alla nostra veduta con due corna3. E tanto quanto ella si dilunga più dal Sole, tanto più cresce ch’ella viene al settimo segnale dall’altra parte del cerchio, tutto al diritto contra il Sole, cioè presso alli quattordici dì4. Ed allora la vede5 il Sole tutta chiaramente, e però diviene ella tutta risplendente, quando ella è ritonda. E quando ella ha ciò fatto, immantinente comincia ad avvallare dall’altra parte del



  1. Il t, en II jors et tiers.
  2. Corretto discosta, in di costa, col t de coste.
  3. Il t lors apert li creissans à notre vene, à II cornes.
  4. Corretto venticinque, in quattordici col t.
  5. Aggiunto la, richiesto dal senso, e dal t lors la voit li Solaus.