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Capitolo XLIV.
Della differenza ch’è intra mezzogiorno e settentrione.
E ciò potemo noi conoscere, che come nel mezzodì son molte terre diserte per la prossimità del Sole che va per quelle parti; così sono altrettanti o più diserti in settentrione1, cioè sotto la tramontana, ove nulla gente abita per la grande freddura che v’è, cioè per lo allungamento del Sole2, che si dilunga da quelle terre.
Ciò medesimo è la cagione perchè avviene alcuna fiata che in tramontana non dura il giorno se non molto pocolino, tanto che appena vi si potrebbe cantare una messa: ed allora dura altresì poco la notte verso il profondo mezzodì. E tal fiata dura il dì nel mezzogiorno presso ad un anno, e in tramontana dura la notte altrettanto. È così alcuna fiata il dì sei mesi, e la notte altrettanto; e nella contraria parte diviene il contrario.