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il caldo del sole, il quale è capo di tutti calori e fondamento, egli fiede nell’umidore della terra, e medesimamente fiede nelle cose bagnate, e’ le asciuga e cavane fuori l’umidore, come fosse un drappo bagnato: allora n’esce fuori uno gran vapore, come un fumo, e vanno nell’aria a monte, là ov’eglino s’accolgono a poco a poco, e ingrossano tanto, ch’elli diventano oscuri e spessi, sì che ci togliono la veduta del sole, e queste sono le nuvole. Ma elle non hanno in loro sì grande oscuritade, ch’elle ci tolgano il chiarore del giorno. Chè il sole riluce di sopra, sì come una candela che fosse in una lanterna, che allumina di fuori, se non la può l’uomo vedere1.

E quando la nuvola è ben cresciuta e nera ed umida2, e che non puote più soffrire l’abbondanza dell’acqua che v’è evaporata, è mestiere che debbia cadere sopra la terra, e questa è la piova. Ed allora ritratto l’umidore della nuvola, immantinente diviene bianca e leggiera; e ’l sole sparge li suoi raggi per la nuvola, e fa del suo splendore un cerchio di quattro colori diversi. E ciascuno elemento vi mette del suo colore. E que-



  1. Le stampe leggono che allumini di fuori, e non la può l’uomo vedere. Corretto col t qui alume dehors, si ne la puet on veoir.
  2. E nera e umida, manca al t.