Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
298 |
cioè il fuoco e l’aere, ma gli altri due sono gravi ciò sono1 la terra e l’acqua, e ciascuno di loro ha due istremitade ed un mezzo. Ragione come: Lo fuoco che è disopra si ha una istremitade che tuttavia va insuso, e quella è la più delicata e la più leggiera. L’altra istremitade è disotto, che è meno leggiera e meno delicata che l’altra. Il mezzo si è intra due, ch’è mischiata dell’una e dell’altra. Così è anche degli altri tre elementi nelle quattro complessioni. Queste cose si miscolano nelli corpi degli uomini2, e in altre creature. Che in ciò che ’l grave si congiunge col lieve, il caldo col freddo, il secco coll’umido, in alcune creature si conviene che la forza dell’uno soprastia a tutti gli altri. Non dico delle stelle, che elle sono di tutto, e in tutto3 di natura di fuoco. Ma all’altre creature, ove gli elementi e le altre complessioni sono intramischiate, avviene tal ora che le stremitadi di sopra4 soprastanno le altre in alcuna creatura. E allora conviene egli
- ↑ Corretto si come in ciò sono col t c’est.
- ↑ degli uomini, manca al t il quale dice es cors et es autres creatures. Un codice del Chabaille legge cors humaines.
- ↑ e in tutto, manca al t: aggiunto da Bono per accrescere forza alla dimostrazione!
- ↑ Corretto sotto in sopra: col t dessus (di sotto è dessouz), e col buon senso. Correzione del Sorio. Il codice capitolare veronese legge: de sovre.