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Capitolo V.


Di Giacopo Alfeo apostolo1.


Giacopo Alfeo apostolo si fue figliuolo della seconda Maria, suora della madre di Cristo2, e però fu appellato frate di Cristo3 ch’egli lo somegliava fortemente. Lo suo soprannome vale tanto a dire quanto Giusto4. E così era chiamato in soprannome alcuna fiata5. Egli fu vescovo di



  1. Il t De saint Iaque Alphei. Nel t manca apostolo anche nel periodo appresso. Il ms. Vis. Sancto Iacopo.
  2. Anche qui come sopra, e poi, Bono, come il ms. Vis. traduce Madre di Cristo, il t Mere Dieu.
  3. Ch’egli lo somigliava fortemente, manca al t ed al ms. Vis.
  4. Il t et por ce est il apelez freres Dieu. Ses seurnoms vaut autant à dire comme Iustes: et ainsi ot il en sornon aucune foiz. Le stampe leggevano e però fu appellato frate di Cristo in soprannome..... Lo suo nome vale tanto a dire quanto giusto. E così etc. Corretta la confusione del soprannome col nome, secondo il t. Il ms. Vis. legge nome in ambi i luoghi.
  5. Qui il t ha di più questo periodo, che dal volgarizzatore, e dal ms. Vis. e da tutti gli altri codici come avverte il Chabaille, è trasportato al cap. VIII, dove si parla di Iacopo Zebedeo apostolo: Cist Iaques escrit une espitre as XII lingnies qui estoient en dispersion par diverses ferres por aus conforter.