Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
243 |
Ma Erode re, che ancora era re di quel paese per li Romani, se ’l prese e miselo in carcere1, perciò ch’egli lo riprese della moglie del suo frate Filippo, cui egli teneva carnalmente2. Un giorno la figliuola di questa Erodiade ballava dinnanzi a questo Erode suo padre, e fece assai giuoco e sollazzo3. Or piacque tanto a Erode, ch’egli disse: Se tu dimanderai eziandio la metà del mio reame, sì l’avrai. Allora ella lo disse alla madre; ed ella, che odiava Giovanni Battista perchè aveva biasmato Erode, che la tenea contra ragione, sì disse: Chiedi lo capo di Giovanni, e portalo a me.
- ↑ Il t ed il ms. Vis. ha solo: Mais en la fin li roi Herodes le mist en chartre. Bono aggiunge: Alla fine uscì del diserto, e andava predicando lo battesimo, e la penitenzia. Ma Erode re, che ancora era re di quel paese per li Romani. - Questo Erode II, non re, ma veramente tetrarca, era figliuolo di Erode I il grande, che pure era stato tributario dei Romani. Forse quell’ancora allude a questo.
- ↑ Il t ed il ms. Vis. Porce qu’il le blasmoit de la feme son frere, que il avoit prise à feme.
- ↑ Il t et la fille Herodias demanda au roi un jor qu’il li donast le chief de Iehan Baptiste, car il avoit juré de doner à li ce que ele li demanderait, et il si fist. Et elle fist descoler Iehan, et presenta le chief à sa mere. La stampa la figlia di questo Erode, scambiando Erode con Erodiade. Cosi anche il ms. Vis. del resto simile al t.