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coll’autorità di S. Paolo che lesse meglio il passo, e nol lesse mutilo come è nella Volgata, e nel presente Testo Ebraico. Come il lesse S. Paolo, integro lo lessero i Settanta, ed il Samaritano, e Giuseppe Ebreo. Porterò il passo dell’Esodo intero distinguendo in corsivo la lettera testuale che nella Volgata, e nel presente originale ebraico manca, e che fu letto da S. Paolo, e dai Settanta, e dal Traduttore Samaritano, e da Giuseppe Ebreo. (Antiq. lib. 2. c. 6)
Habitatio autem filiorum Israel et patrum eorum qua
manserunt in terra Canaan et in Ægypto, fuit
quadringentorum triginta annorum.
Così leggi coi Settanta e col T. Samaritano. E così lesse il testo S. Paolo che a’ Galati 3. 17. dice che dopo la promissione fatta ad Abramo e al suo seme passarono 430 anni e la legge fu fatta, cioè la legge sul Sina che fu promulgata cinquanta giorni dopo l’uscita di Egitto. Dalla lezione presente del Testo Ebraico alla vera antica letta dai Settanta, dal Samaritano, e da S. Paolo c’è questa diversità, che i 430 anni nel Testo ebraico presente sono la sola dimora in Egitto, e nel Testo ebraico antico sono la dimora eziandio de’ patriarchi da Abramo a Giacobbe in Canaan; ossia son computati altresì gli anni 215 dalla vocazione di Abramo fino alla entrata di Giacobbe e di sua famiglia in Egitto. E da ciò ne viene che dalla vocazione di Abramo all’uscita di Egitto non sono da computarsi 430 215 anni, ossia 645