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Nel capitolo IX allude al fatto scandaloso, narrato dal Boccaccio nella novella di monna Belcolore, avvenuto tra il 1320 e il 1330, come fu dimostrato dal Manni. Dunque... — Altro argomento, che vale per mille.
Nel capitolo III ha questo lazzo contro i guelfi:
Non frottolar, che tu gli hai traballati:
Quando l’asino ragghia, un guelfo è nato.
Come può credersi, che Brunetto guelfo in carne ed ossa in tutti li suoi libri, in tutta la sua vita, scaraventasse tanto plebea villania contro dei guelfi? E molto più, aggiungo, quando i guelfi erano ritornati vittoriosi in patria, avevano dimenticato le colpe della sua gioventù, vecchio canuto lo onoravano e rimuneravano quale principale sostegno della repubblica? Non abbiamo bisogno di altre prove. La causa è vinta. Brunetto non è l’autore del Pataffio.
Ripetiamo dunque lieti al maestro di Dante, le cordiali parole di tanto discepolo:
Se fosse pieno tutto il mio dimando,
voi non sareste ancora
Dell’umana natura posto in bando.