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Ancora sul Capitolo XII.
Il penultimo capoverso è copiato da Isidoro, Sentent. I, 10. Nè il Volgarizzamento, nè il t francese risponde perfettamente al latino. Col testo di Isidoro sono meglio giustificate le correzioni che io vi feci. Ecco il latino di Isidoro: Angeli in verbo Dei cognoscunt omnia, antequam in re fiant, et quae apud homines adhuc futura sunt... Praevaricatores Angeli, etiam sanctitate amissa, non tamen amiserunt vivacem creaturae angelicae sensum. Triplici enim modo praescientiae acumine vigent: id est, subtilitate naturae, experientia temporum, revelatione superiorum potestatum.
Capitolo XIII.
Il gran discepolo ripete la dottrina intorno al primo uomo imparata da Brunetto:
O padre antico,
A cui ciascuna sposa è figlia e nuro
(Par. XXVI).
Colui che da sinistra le si aggiusta,
È il padre, per lo cui ardito gusto
L’umana specie tanto amaro gusta
(Par. XXXII).