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ronsi solamente nel secolo dopo di esso. — Ricordiamo, di grazia, la storia di altri nostri componimenti, dei quali quanto più frughiamo nelle biblioteche, ritroviamo più antica l’origine, fino ai primordii delle lingue romanze, al basso latino, e più là.

Non si trovò antico testo a penna, in cui si legga il nome di ser Brunetto, come non l’ha il codice della Magliabechiana del secolo XVII, nè le due copie della Marucelliana, l’una del Salvini, l’altra del Biscioni. — Notiamo, che qualche altro codice antico si può ancora trovare, e staremo a vedere se ha nome d’autore. Chi tace, nè afferma nè nega.

Il Salvini scrisse questo titolo, che si conserva autografo, in principio del suo commento: «Vocaboli fiorentini, distinti in dieci capitoli chiamati Pataffio, detto di Messer Brunetto Latini.» — Incominciamo ad intenderci. Quest’autorità si contrappone assai bene a quella del Varchi.

In un codice della Laurenziana, del secolo XV, si legge nel titolo: “Vocaboli fiorentini, distinti in dieci capitoli, chiamati Pataffio, fatto per... de’ Mannelli, sendo in prigione.„ — Di questa pri-