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zione politica. La storia dell’umanità è per esso divisa in due gran parti: prima, e dopo di Cristo.
L’Evangelio, come nota Brunetto, ottenne ed ottiene i suoi trionfi coll’eloquenza. La creazione materiale, non che la seconda creazione morale, è opera del Verbo di Dio.
Secondo il veder nostro, Brunetto abbassa troppo la politica, annoverandola fra le arti meccaniche, anzi dichiarandola mestiere.
È vero per altro, che ministerium e mestiero, procedono dalla stessa radice.
Innalza troppo la rettorica, mettendola a fianco della politica.
La rettorica era considerata quale maestra dell’eloquenza: l’eloquenza, quale pratica applicazione di tutta la civile sapienza. Poteva dirsi, la strategia della parola a servigio della repubblica. Rammentiamo i trionfi oratorii di Cicerone console.
»Haec una res, egli insegna, in omni libero populo, maxime in pacatis tranquillisque civitatibus, praecipue semper floruit, semperque dominata est. Quid enim est, aut tam admirabile, quam ex infinita multitudine hominum existere unum, qui id quod omnibus natura sit datum, vel solus, vel cum paucis facere possit? Aut tam jucundum cognitu, aut auditu, quam sapientibus sententiis gravibusque verbis ornata oratio et polita? Aut tam potens, tamque magnificum, quam populi motus, judicum religiones, senatus gravitatem unius oratione converti? Quid tam porro regium, tam liberale, tam munificum, quam opem ferre supplicibus, excitare afflictos, dare salu-