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Lo nostro signore Dio gli dava grazia che egli uccideva e vinceva li leoni e gli orsi senza alcuna arme, che egli squarciava le mascelle con le mani molto leggermente, e di lupi faceva il simigliante, e d’ogni altra fiera bestia1. Egli vinse lo gigante2 e molte altre cose fece egli. Per che Saul l’odiava mortalmente3, chè dubitava ch’egli non gli togliesse il regno. Ma, siccome piacque a Dio, Saul morì, e Davit fu fatto re dopo lui. E fu molto vittorioso, e Dio volse che fosse re e profeta. E tutto fosse peccatore, chè cadde in adulterio e omicidio, egli ritornò tosto alla penitenza, e fu il più vero ripentitore che uomo sapesse.

In questi due peccati cadde egli, siccome io ne dirò brevemente4. Egli amò di folle amore una femina che aveva nome Bersabe, e era moglie d’un cavaliere che aveva nome Uria5. E



  1. Il t più laconico il vainqui sanz coutel le lyon et l’ourse, et vainqui le jaiant, et maintes autres granz choses fist il.
  2. Corretto li giganti, in lo gigante, col ms. Amb. e t le geant.
  3. Il t Saul le haoit, et chacoìt por lui tolir la vie. Così anche il ms. Vis.
  4. Il t più laconico et jà fust il pechierres, il revenoit à penitence tost et volentiers. Il ama Bersabèe etc. il ms. Vis. concorda col t.
  5. Il folle amore è regalo di Bono. Egli fa cavaliere Uria, ed il t conestable. Aggiunge pure prolissamente una