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egli ora più; anzi ritornerà alla sua materia, cioè a dire della terza età del secolo di che egli ha longamente taciuto.
Capitolo XL.
Qui dice ancora1 delle cose che furo nella terza
etade del secolo.
Ora dice lo conto, che quando la terza etade fu cominciata, nel tempo d’Abraam, che nacque nel tempo di2 Nino, Abraam ingenerò Isach. E Isach, Esaù e Iacob. E ancora era vivo Abraam, ma egli aveva bene cento cinquanta anni. E Iacob ingenerò Iosefo e suoi frati, siccome la Scrittura dice. E di quelli fratelli che dodici furo, furo tratte le dodici schiatte, le quali si chiamano li figliuoli d’Israel3. Che egli fu vero che Iacob combattè una notte con un angelo, tanto che alla fine vinse Iacob. E allora fu benedetto, e fugli cambiato lo suo nome, e fu appellato Isdrael, cioè prince di Dio.
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