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chiama Padoa, poco di lungi da Vinegia1. E ivi giace il corpo di Antenor, e ivi ancora è il suo sepolcro.
E di là si partiro, e fecero un’altra città in fine di quel paese, che era appellata....2 E dopo certo tempo sì ne andarono in Germania. E là fecero re e signore di loro Priamo, il quale era del lignaggio di Priamo re di Troia lo giovane, che fu morto nella battaglia che fecero3 con li Romani. E lasciò un figliuolo ch’ebbe nome Comedes4 de Mar. E di Comedes nacque Faramondo, che poi fu re di Germania. Dopo lui re-
- ↑ Poco di lungi da Vinegia, non mie loing de Venise, nel t è collocato subito dopo Trivigi.
- ↑ Il t de là se partirent puis une cent, et s’en alerent en Sicambre, une citè que il firent; en la fin, en trespassement de tens s’en alerent il en Germanie, et por ce furent apelè Germain. Una variante dal Chabaille, legge meglio et puis s’en alerent une grande compaignie de gent, et fonderent une autre citè, qu’ilz apelerent Cycambre, dont ilz furent apelez Cycambriens. Une espace de temps aprez, une grande multitude de celle generation de Cycambriens s’en allerent habiter en ung pays, qui lors estoit apelèe Germanie. La lacuna del nome della città, è in tutte le stampe, nè importa riempirla, essendo errata la lezione di tutto il periodo.
- ↑ Corretto che fece, in che fecero, col t qu’ il orent. Risponde al fecero re, nel principio del periodo.
- ↑ Il t Comedes de Mar. Voleva dire Marcomero, o Marcomede. Poi Faramond, in luogo del corretto Caramon.