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Capitolo XXXIX.
Delli re di Francia.
Quando la città di Troia fu disfatta, e che l’uno fuggì qua e l’altro là, secondo che la ventura li portava, sì se avvenne che Priamo lo giovane1 figliuolo della suora del re Priamo di Troia, e un altro barone che aveva nome Antenor2, si andaro tanto per mare e per terra3, bene con quattordici milia uomini d’arme, che eglino arrivaro là, ov’è ora la città di Venegia. E loro fur quelli che la cominciaro imprimamente, e fondarono dentro del mare; e ciò fecero essi per non abitare in terra che fosse di signore.
Poi si partì Antenor e Priamo con grande compagnia di gente, e andonsene nella marca di Trevigi, e ivi fecero un’altra città, la quale si
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- ↑ Il t col ms. Vis. Priaus li juenes, che noi diremmo Priamo II. Allora i soprannomi tenevano luogo di numeri, come vedemmo nella lunga serie dei Tolomei di Egitto.
- ↑ E un altro barone, che aveva nome Antenor. Il t, col ms. Vis. dice soltanto et Antenor.
- ↑ Per terra, è aggiunto al t s’en alerent far mer o tout XIIIIm. homes à armes. Col t fu corretto il tredicimila delle stampe, in quattordicimila.