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cominciatore et maestro in digrossare i Fiorentini, a farli scorti in bene parlare, et in sapere giudicare et reggere la nostra repubblica secondo la politica.„

Filippo Villani: “Brunetto Latini fu di professione filosofo, d’ordine notaio, e di fama celebre e nominata. Costui, quanto dalla rettorica potesse aggiungere alla natura, dimostrò. Uomo, se così è lecito dire, degno di essere con quei periti ed antichi oratori annumerato.... Fu motteggievole, dotto ed astuto, e di certi motti piacevoli abbondante, non però senza gravità e temperamento di modestia, la quale faceva alle sue piacevolezze dare fede giocondissima, di sermone piacevole, il quale spesso moveva a riso. Fu officioso e costumato, e di natura utile, severo e grave, e per abito di tutte le virtù felicissimo, se con più severo animo le ingiurie della furiosa patria avesse potuto con sapienza sopportare.„

Di Brunetto qualche opera è ancora sepolta in qualche biblioteca, o tomba di derelitti viventi che sospirano la luce: qualche altra è smarrita.

Possediamo oltre il grande Tesoro, del quale ragioneremo poi, il Tesoretto dall’autore intitolato Tesoro, in versi settenari rimati a due a due, forse frammezzato da prose, come la Consolazione della filosofia di Boezio, che ora deploriamo per-