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Onde disse alcuno autore1, perch’egli iscampò con così grande tesoro2, che egli seppe il tradimento di Troia. E altri dicono che non ne seppe nulla se non alla fine, che non si poteva tornare indietro.

Ma come che la cosa fosse, egli3 andò tanto per mare e per terra, un’ora in qua e un’ora in là. che egli con la sua gente arrivò in Italia.


Capitolo XXXIV.


Come Enea fu re in4 Italia con suo figliuolo appresso.


Egli fu vero che Italus, figliuolo che fu di Nembrot, che fece la torre di Babel, venne in Italia, e fu signore tutto il tempo della vita sua. E poi la tenne Ianus suo figliuolo5.

  1. Il t racontent li autor. Bono, più favorevolmente sempre ad Enea, traduce alcuno autore.
  2. Perch’egli iscampò con così grande tesoro, e più sotto, di Troja. Manca al t.
  3. Il t il et sa gent. Questa sua gente, Bono la restituisce a Brunetto in fine al periodo che egli con la sua gente arrivò. Il t que il arriverent. Il ms. Vis. è fedele al t.
  4. Aggiunto re col t rois, e col ms. Vis.
  5. Aggiunto Ianus suo, col ms. Vis. e col t Ianus ses filz.