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tantaun anno, infino al tempo d’Elia profeta1, di cui il conto dirà qua innanzi, tra gli altri profeti. E furo insomma trentun re in Sicione.
Capitolo XXX.
Del regno delle femine.
Lo regno delle femine cominciò allora che il re di Scizia2 andò con tutti gli uomini sopra quelli d’Egitto, ove egli furo tutti uccisi. E quando le loro femine lo seppero, sì fecero una di loro reina di tutti loro paesi3. E ordinaro tra loro che4 nè Romani, nè altra gente potessero abitare in loro terra. E’ figliuoli maschi5 fossero nudriti cinque anni, e poi fossero dati alli lor padri, che abitavano in
- ↑ Il t prestre Hely, de cui li contes dira la vie. Corretto d’un profeta, in d’Elia profeta.
- ↑ Corretto Stiuto in Scizia: t Scite.
- ↑ Il t eles firent une dame de lor gent dame et reine del païs.
- ↑ Nè Romani, nè altra gente. Il t nus hom. Il ms. Vis. Null’omo. Bono donò a Brunetto un anacronismo di due secoli.
- ↑ Il t et li maale non. Tutto ciò che segue manca al ms. Vis. ed al t fino a e che ciascuna di lor dovesse avere tagliata la dritta mammella.