Pagina:Latini - Il Tesoro, 1, 1878.djvu/146

74

Capitolo XXVI.


Del re Nino, e degli altri re che vennero dopo lui.


Il re Nino tenne in sua signoria tutta la terra della grande Asia, salvo che l’India1. E quando egli passò di questo secolo, egli lasciò un giovane figliuolo ch’ebbe nome Saratiel2. Ma egli fu appellato Nino per nome di suo padre. E poi che fu morto, alla sua madre rimase il regno e la signoria tutto il tempo della vita sua3. E essa fu più calda e più fera che nullo uomo, e appresso fu la più crudele femina del mondo. E quando ella fu morta, il suo regno rimase senza erede.

E allora quelli di Persia scelsero un re ch’ebbe nome Arsirius4; ma egli fu appellato Diastone5.

  1. Corretto col ms. Vis. e col t la terre d’Asie la grant, fors que Ynde: leggevasi tutta la terra d’Asia, e gran parte d’India.
  2. Il t Zaraeis. Altri codici leggono altrimente. Il vero nome e Zames.
  3. Il t car il fu rois après lui. Semiramis, sa mere, tint le regne et le roiaume toute sa vie.
  4. Il t Arcius, colla variante Arrius. Il vero nome è Ario.
  5. Il Sorio suppone che fosse scritto nel t dis as Thone, cioè detto da Thine, o Tinite: il t legge mais fu il apelez Dyastones.