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pellato imagine di Dio. Ragione è un movimento dell’anima, che assottiglia la veduta dello intendimento, e sceglie il vero dal falso.

Ma il corpo ha cinque altri sensi, cioè vedere, udire, odorare, gustare, e toccare. E sì come l’uno avanza l’altro e ha orranza di stallo1; così avanza l’uno l’altro per virtude. Chè odorare sormonta il gustare e di luogo e di virtude, ch’egli è più in alto e opera sua virtù più dalla lunga. Altresì udire sormonta l’odorare, chè noi udiamo più dalla lunga che non odoriamo. Ma lo vedere sormonta tutti gli altri di luogo e di virtude. Ma tutte queste cose sormonta l’anima, la quale è assisa nella mastra2 fortezza del capo, e sì guarda per suo intendimento3 ciò che il suo corpo non tocca, e che non viene infino agli altri sensi del corpo.

Per ciò dicono li savi, che ’l capo, ch’è magione dell’anima, ha tre celle, una dinnanzi per imprendere4, l’altra nel mezzo per conoscere, e la

  1. E ha orranza di stallo: il t avance l’autre pur honorableté de son estage.
  2. La mastra fortezza. Il t la maistre forteresce. Così anche al cap. XXXII, ed altrove.
  3. La lezione della stampa senza ch’ella il corpo non tocca, non ha senso. Corressi col t neis ce que son cors ne touche.
  4. Imprendere per apprendere, come altrove. Il t aprendre.