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ma1 alle coso non corporali è mestiere la ragione dell’anima.
E sappiate che ragione è nell’anima, e l’anima ha2 molti offici, e per ciascun officio è appellata per tal nome come a quello ufficio s’appartiene. Che in3 ciò ch’ella dà vita al corpo dell’uomo, e appellata anima. Per ciò che ha4 volontà d’alcuna cosa, si è appellata coraggio. E per ciò che ella giudica drittamente, ella è appellata ragione. E per ciò ch’ella spira, ella è appellata spirito5. E per ciò ch’ella sente, ella è appellata senso. Ma per ciò ch’ella ha sapienza, si è appellata intendimento. E al vero dire l’intendimento è la più alta parte dell’anima, che per lui noi avemo ragione e conoscimento, e per lui l’uomo è ap-
- ↑ Ma alle cose non corporali è mestiere la ragione dell’anima manca al t.
- ↑ Leggevano le stampe e l’anima per molti offici è appellata per tal nome. Corretto col t et l’ame a maint office. Et por chascun office est apelléc etc. Concorda colla correzione il ms. Bergamasco.
- ↑ In ciò ch’ella dà vita al corpo dell’nomo è appellata anima. Aggiunto col t en ce que eie done vie au cors de l’ome, est apelée ame. Concorda il ms. Bergamasco.
- ↑ Che è corretto che ha, col t que ele a.
- ↑ E per ciò che ella spira, ella è appellata spirito. Manca al t. Forse questa aggiunta qualunque ne sia stata la cagione, tien luogo dell’ommissione poco sopra notata alla nota 3.