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sì ne potrete intendere una simiglianza1. Lo suono si è innanzi al canto, per ciò che la dolcezza del canto appartiene al suono; ma il suono non appartiene niente alla dolcezza del canto, e non per tanto amendue sono insieme. E di quella materia fu detto a dietro ch’ella non avea imagine, nè similitudine, ne figura alcuna, per ciò ch’elle non erano formate ancora le cose che doveano essere fatte; ma quella materia era fatta di niente.
Io dico che la chiarezza al cominciamento fu divisa dalle tenebre. Conciossiacosachè Dio disse per bocca del profeta2: I’ son colui che faccio la chiarezza e creo le tenebre. Non debbia perciò niuno credere, che le tenebre abbino corpo. Ma la natura degli angioli che non trapassarono3 la volontà di Dio, è chiamata chiarezza, e la natura di coloro che trapassarono è appellata tenebrea. E per ciò dice la Bibbia, che al principio fu divisa la chiarezza dalle tenebre, cioè a dire che Dio creò tutti gli angioli, e de’ buoni fece la chia-
- ↑ Bono ha spiegato con più evidenza il t nel quale mancano le parole da formate a lo suono.
- ↑ Il t Et jà soit ce que Diex dist par la buche dou prophete.
- ↑ Il t ha qui e sotto qui trespassierent. Bono aggiunse al primo luogo la volontà di Dio. La stampa per errore palpabile dell’amanuense errava facendo presente il passato: leggendo cioè trapassano per trapassarono.