Pagina:Lapidario Romano dei Musei Civici di Modena.djvu/60

Gorgone / Gorgoneion

Figura mitologica che viene raffigurata come una testa di donna avvolta da serpenti. La sua immagine veniva a volte rappresentata sui sepolcri con funzione apotropaica, ossia serviva ad allontanare le influenze maligne.


Kalathos

Parte centrale del capitello corinzio.


Kantharos

Tipo di vaso montato su piede, a due anse, usato come tazza per bere.


Kyma

Il termine deriva dal greco e indica una cornice con profilo ondulato o gola. Il Kyma ionico ha un profilo convesso o a gola (ossia con la curva superiore concava e quella inferiore convessa) intagliato a ovoli e dardi alternati. Il Kyma lesbio o lesbico è una cornice a gola convessa in alto, intagliata a foglie e dardi o a fiori di croce e dardi.


Liberti

Schiavi a cui viene concessa la libertà dietro pagamento di un riscatto o per volontà del proprietario. l liberti, che dopo la manomissione (liberazione) divenivano cittadini di pieno diritto, potevano gestire attività commerciali e giungere a posizioni di prestigio e di responsabilità. Molto spesso i liberti erano schiavi catturati o comperati in paesi stranieri e in seguito liberati.


Manomissione

Atto ufficiale cui viene resa allo schiavo la libertà. La parola deriva dalla espressione latina manu mittere, cioè liberare dalla manus, ossia dal potere del proprietario. Formalmente la manomissione consisteva in una dichiarazione davanti a testimoni o in un testamento.


Matronato

v. onomastica


Metope

v. fregio dorico


Nomen

v. onomastica


Onomastica

Il nome di persona dei romani (la titolatura onomastica) dalla fine del II secolo a.C. poteva comprendere ben cinque elementi: il praenomen, in origine l’unico nome del cittadino romano, il nomen o gentilizio, elemento ereditario che indicava l’appartenenza ad una gens ossia ad un gruppo famigliare, il patronimico, l’indicazione del nome del padre, il cognomen, vero e proprio elemento personale che distingueva un individuo dall’altro e che spesso derivava da peculiarità fisiche.o del carattere, da attività o luoghi di origine. I soli cittadini romani per un certo periodo di tempo indicavano nella titolatura anche la tribus, ossia l’appartenenza ad una delle trentacinque tribù nelle quali era suddivisa l’intera cittadinanza. Le tribù rappresentano una sorta di distinzione dei cittadini romani in distretti elettorali. La tribù Pollia era quella in cui erano iscritti i cittadini romani di Mutina. Alla stessa tribù appartenevano anche i cittadini di Parma e di Regium Lepidi. Il patronimico, presente solo nella titolatura degli uomini di nascita libera, era formato dal praenomen del padre e dalla parola filius. I liberti indicavano, in luogo del patro-

nimico, il patronato o il matronato, ossia il praenomen del patrono o della matrona seguito dalla parola libertus.


Parasta

Pilastro di sostegno,’con profilo piatto e appena sporgente dalla parete.


Patronimico

v. onomastica


Patrono

Era il capo della famiglia composta dai suoi discendenti, dai clienti, dai liberti e dagli schiavi. Il patrono era anche il padrone di uno schiavo liberato (liberto).


Patronato

v. onomastica


Praenomen

v. onomastica


Pseudoacroterio

V. acroterio


Prostilo.

Aggetivo che definisce un edificio con l’ingresso preceduto da colonne.


Pulvino

Il termine deriva dal latino pulvinus, che significa guanciale, cuscino. Propriamente indica l’elemento architettonico sovrapposto al capitello, con funzione di raccordo tra il capitello stesso e l’imposta dell’arco. Nell’architettura funeraria il pulvino è un elemento lapideo con funzione decorativa posto a coronamento di monumenti ’ sepolcrali.


Regione VIII

La regio VIII nell’assetto regionale dell’Italia, promosso dal governo di Agrippa nei primi anni dell’età augustea, era la regia Aemilia o cispadana, i cui confini, secondo la celebre descrizione di Plinio, erano a est Ariminum, ossia il territorio della colonia di Rimini, a sud l’Appennino, a nord il fiume Po.


Specchio epigrafico

È lo spazio riservato alla iscrizione, che può essere riquadrato da una cornice.


Timpano

Spazio triangolare racchiuso dalla cornice del frontone. Nelle stele funerarie costituisce la terminazione triangolare della parte superiore.


Trabeazione

Complesso degli elementi architettonici orizzontali, portante, sostenuto da colonne o pilastri.


Tribù Pollia

v. onomastica


Triglifi

v. fregio dorico

60