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    Necropoli extraurbane

22. Stele di Caius Samius Crescens

fine II secolo d.C. - inizi III secolo d.C.

Stele parallelepipeda dotata di piede per l’infissione; presenta sbeccature lungo la cornice ai lati e negli spigoli inferiori. Nella parte superiore, entro un frontoncino, è resa a bassorilievo un’aquila; ai lati del timpano sono due delfini contrapposti. In basso, sotto l’iscrizione, è scolpito un motivo architettonico ad archi che racchiudono trofei militari: a sinistra un elmo e una spada, a destra uno scudo con incise due folgori e dietro una lancia. Gli elementi decorativi sono resi a rilievo bassissimo.

La stele fu recuperata nel 1961, in seguito a lavori di aratura, a poche centinaia di metri a sud della Pieve di Ganaceto, nel Podere Vaccari. Al di sotto della stele si rinvenne una sepoltura ad inumazione con corredo costituito da alcune monete, tra le quali due degli Antonini, e da alcuni vasi.

Testo epigrafico:

D(is) M(anibus)/ C(aius) Samius f(rater)/ Crescens mil (es)/ coh(ortis) XII urb(anae) (centuriae) Ma/terni/ vixit annos /XXXXII militavit ann(os) / XIX t(estamento) f(ieri) i(ussit)/ C(aius) Samius Fortis/ frater mil(es) coh(ortis) VIII/praet(oriae) faciund(um) curav(it)

Agli Dei Mani fece, per volontà testamentaria, Caio Samio Crescente, fratello (di Forte), soldato della dodicesima coorte urbana, della centuria di Maternio: visse quarantadue anni e militò per diciannove. Caio Samio Forte, fratello (di Crescente), soldato della ottava coorte pretoriana, curò l’erezione del monumento.

Ductus a sezione triangolare, non molto profondo. Caratteri apicati ed eleganti: le P hanno occhiello aperto, le R incurvano il piede d’appoggio, le S hanno occhielli simmetrici, le lettere tonde rivelano l’uso del compasso.

Il monumento ricorda due fratelli, Caius Samius Crescens e Caius Samius Fortis, entrambi militari a Roma, anche se in corpi di truppa diversi; Crescens morì avendo già dato disposizioni per la propria sepoltura; al fratello che gli sopravvisse, Fortis, spettò la cura dell’esecuzione testamentaria.


Misure
h 215; larg. 60; spess. 15
Lettere: l.l h 5,2; l.2 h 3,9; l.3 h 2,6; ll.4-7 h 2;
l.8 h 2,6; ll.9-10 h 2

Inventario
n. 14088

Bibliografia
Violi 1964-65, p. 229, fig. 2; Soffredi, Susini 1965, p. 189; Rebecchi 1968, pp. 284, 290, fig. 5; Franzoni 1983, p.108, nota 11; Gelichi, Malnati, Ortalli 1986, p. 614, n. 28 (N. Giordani); Rebecchi 1986, p. 895, fig. 6; Franzoni 1987, pp. 70-71, m. 47; Mutina 1988, II, p. 230, scheda MOT 8 (D. Labate); Rebecchi 1988, pp. 384-385; Mutina 2001.


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