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15. Stele di Numicia Pyrallis

fine I-inizi II secolo d.C.

La stele di semplice forma parallelepipeda, lunga e stretta, senza comice ed altra decorazione architettonica, presenta nella parte superiore una testa di gorgone scolpita in bassorilievo su superficie di fondo ribassata. Il volto appare piuttosto schiacciato, coni capelli che si espandono di lato. Un grosso foro circolare passante nella parte inferiore per— metteva l’inserimento di un paletto che aveva lo scopo di rendere più stabile l’infissione nel terreno.

La stele fa parte dei monumenti funerari recuperati negli anni 1963-1964 durante gli scavi per la costruzione del Palazzo Alleanza Assicurazioni, in via Emilia Est 297.

Testo epigrafico:

Numicia Pyr/allis locum / sibe et suis / filis filiabus lib(ertis) / lib(ertabus) servis servab(us)/ in fronte ped(es) XII/ in acrum p(edes) XII

Numicia Pyrallis (dedica) il luogo a se stessa e ai suoi familiari, figli e figlie, liberti e liberte, servi e serve. (L’area sepolcrale misura) sul lato principale 12 piedi (m 3,5), in profondità 12 piedi (m 3,5) (= mq 12,6).

Caratteri incisi con ductus a sezione triangolare, ma fortemente influenzati dalla scrittura corsiva.

Interpunzione mista, a coda di rondine e a foglia d’edera. Le lettere sono apicate e di forma allungata: le E, le F e le L accorciano i tratti mediani, le C sono lunate, le P hanno occhielli chiusi; sussiste comunque una ricerca di effetto calligrafico come è ben evidenziato dalla apertura dei bracci della Y alla l. 1. Gli occhielli della P e della R sono tracciati a doppio solco. Non è corretta la lezione sibe al posto di sibi, e di acrum al posto di agrum, ma anche il formulario fisso risente dell’influenza della lingua parlata.

L’onomastica della donna non riporta il prenome, che ufficialmente non compare mai, ma che veniva imposto anche alle bambine l’ottavo giorno dopo la nascita. Il gentilizio Numicius, Numisius è documentato a Mutina. Il cognome Pyrallis è di origine greca. L’omissione del patronato e del patronimico suggerisce la volontà della donna di adombrare la propria nascita e condizione.

Misure
h 90; larg. 20; spess. 9
Lettere: l.l h 4; Il. 2-7 h 3,5

Inventario
n. 15213

Bibliografia
Benedetti 1967, pp. 204-205, n. 22; Gentili
1967, p. 243; bermond montanari 1968;
Gelichi, Malnati, Ortalli 1986, pp. 608-610, n.
69 (N. Giordani); Mutina 1988,II, pp. 451-452,
fig. 508, scheda MOU 344 (N. Giordani);
Aemilia 2000, pp. 223—224, n. 37 (R. Tarpini);
Mutina 2001, rinvenimento 344.


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