Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Emilia Est all’altezza di via Cucchiari e via Bonacini (nn. 7-8 e 12-13). Si tratta di grandi frammenti in parte reimpiegati in età tardoantica, per risistemazioni della massicciata della via Emilia o delle sue banchine laterali. Nonostante la loro frammentarietà i reperti consentono di avere un’idea della qualità dei monumenti funerari di Mutina. Oltre ai resti di trabeazione ed epistilio di monumenti di grandi dimensioni è attestata una parte di monumento funerario, raffigurante la prora di una nave da guerra, forse pertinente ad un alto ufficiale della flotta romana. Dallo stesso contesto di rinvenimento proviene la stele monumentale di Cuius Fadius Zethus trovata in giacitura primaria ancora perfettamente fitta. Un ulteriore importante gruppo di materiali pertinente alla necropoli orientale è stato recuperato nei pressi della via Emilia, negli scavi effettuati per la realizzazione del percorso interrato della ferrovia Modena-Sassuolo effettuati tra il 1999 e il 2001 (nn. 3-6). Fra le numerose testimonianze spiccano i resti di un basamento di monumento a corpo cilindrico e alcune stele fra cui quella di Lucius Rubrius Stabilio Primus che presenta sulla fronte e ai lati i ritratti dello stesso Lucius e dei suoi familiari. Egualmente importanti sono due stele (nn. 18 e 19), trovate nel 1999, sempre in occasione degli scavi preventivi della ferrovia Modena-Sassuolo, all’altezza di viale Moreali. Tali testimonianze sembrano riferibili ad una necropoli che doveva essere collocata a Sud Est della città, forse lungo una direttrice viaria che si dirigeva verso l’Appennino, e possono ricollegarsi al vicino rinvenimento del sepolcro di Marcus Paccius Orinus, trovato in via Valdrighi nel 1934.
Alla necropoli occidentale (nn. 20-21), dislocata lungo la via Emilia verso Reggio Emilia (Regium Lepidi), sono pertinenti i rinvenimenti fortuiti effettuati nel 1973 in occasione della costruzione di edifici all’altezza dei numeri civici 70-100 di via Rainusso, poche centinaia di metri ad Ovest di Largo di Porta S. Agostino, nei pressi di Palazzo Europa.
La stele di Caius Fadius Zethus al momento del rinvenimento nel 1998.
Altri due monumenti funerari, recuperati casualmente tra la fine degli anni Sessanta e i
13 |