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DE PARADOSSI. 38

pi determinati non responde, et mantiene le promesse fatte, conciosia che assai sodisfaccino ringraziando de ricevuti piaceri, et con la buona volunta di compire se mai aviene che nell'amata patria faccia ritorno, possono andar soli, ò vero con uno ò dui servidori (si come à loro più piace) del qual privileggio credo molti se ne trovino, che volentieri goderebbono per avanzar le spese, et cosi levarebbonsi dall'animo molti gravi dispiaceri, non sono di più tenuti à mantenersi la casa ben guernita, à starsi con la moglie, della qual gratia molti so io, che nella citta nostra si ritrovano, che volentieri userebbono, non potendo sofferir con patientia la mala conditione della moglie, e' tristi portamenti de figlioli, et i latrocinii de servidori. Conoscendo Anasandrida Spartano non essere per li sopradetti privilegi mala cosa l'esiglio, scrisse ad un suo amico, il quale, di malissimo animo sopportava d'esser mandato fuori della patria, Non ti dolere di abandonare la citta, ma dogliati più tosto di abandonar la giustitia la quale esser devrebbe guida et norma delle tue attioni, è come pò esser cosa dispiacevole il lasciare la patria, poi che similmente lasciansi infiniti dispiaceri che seco suole portarsi? meno moleste ci sono le calamita, che à quella avengono, ne tanto acerbamente cuoce l'udir che morto ò ferito sia alcuno de nostri amici ò benvoglienti, Siamo lontani dalle discordie civili, non tenuti alle gravezze