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IL PRIMO LIBRO


dire. Non ha predetto Giesu Cristo nel suo santo Vangelo che beate saranno le sterili femine? a che dolersi adunque et per vili stimare quelle cose, alle quali l'ineffabil bonta del Redentore promette eterna felicita? Credamisi indubitatamente che la sterilita e un singulare rimedio de matrimoniali incommodi, li quali per miglior via schivare non si possono. Credamisi per certo, che la sterilita e un'ottima et util medicina contra la malvagita de figliuoli, salvo se non si havesse quell'herba detta Hermetia della quale, chiunque ne mangia (se il vero dice Democrito) non solo genera figliuoli buoni, honesti, accostumati, ma anche belli et gratiosi, ma qual diligente et dotto herbolaio conobbe mai si miracolosa cosa? qual mano esercitata di prudente hortolano coltivolla? scrissene mai Dioscoride? parlone mai Crescentio o il Plateario de spetiali? a nostri tempi non credero gia io che stata sia da verun padre conosciuta, di modo vego i giovani di nostra eta, fatti disubidienti, amazzatori. tavernieri, metidori de dadi, biastemiatori d'iddio et de suoi santi, et finalmente d'ogni virtu capital nemici, credo fermamente che Democrito se la sognasse, o vero la vedesse, poi che tratti si fu per meglio filosofare, gli occhi dal capo. Dicciamo pur tutti ad una voce, che meglio sia d haver la donna sterile che feconda, ne curianci piu d'haver figliuoli, poi che si male riuscite fanno. Io per me, son stato