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DE PARADOSSI. 27 35


nalmente che ingravido et partori dui figliuoli in un parto, belli come agnoli, et divenne tanto altiera et sdegnosa, che il marito non havea mai pace se non quando era fuor di casa, et quelli sono de frutti che ne da la tanto desiderata fecondita, ma quanti vantaggi naschino dall'odiata sterilita, non gli saprei già io tutti annoverare, tanti et tanti sono, Primieramente se la moglie sara sterile non converra ne anche pascergli altrui figluioli, non s'udira sgridare quando da dolori di parto repentinamente sara assaglita, non s'udira chi pianga nella culla quando s'havra voglia di dormire, non sentirassi l'aspra molestia delle troppo litigosi nudrici, ne finalmente proveransi le crudeli doglie che per la morte loro si sentono, Mi soviene d'haver letto che andando Solone per visitar Talete che all'hora filosofando habitava non guari lontano dalla citta di Mileto, essersi maravigliato molto et quasi havernelo ripreso che si pigliasse si poca cura d'haver figliuoli, d'indi à pochi giorni Talete haver astutamente introdotte un giovane, il qual dicesse venirsene di Atene, fu costui diligentemente dimandato da Solone, se in Atene fusse accaduto cosa veruna di nuovo, à cui rispose non esserci altro che la morte d'un gentilissimo giovanetto, la quale havea contristato tutta la citta per esser figliuolo d'un cittadino sopra ogn'altro valoroso et istimato, il cui nome gli era caduto dalla memoria,


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