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DE PARADOSSI 22

non si procacci d'haver sempre lo migliore vorrei che chi ci havesse ad esser principe, vi fusse per viva forza tratto, non succedesse per heredita, ne da se stesso ò con arme ò con frode s'ingerisse, ne credasi alcuno che questa mia volunta d'altronde nasca che dall'haver conosciuto molti signori ingiusti scelerati, et de lor vasalli nemici capitali. Ho veduto Principi non haver altro pensiero che di vituperar hor questa, et hor quell'altra fanciulla et haver disposto à ciò e' lor ruffiani,che à guisa de brachi ò de segugi andessero per ogni lato cercandone vestigii. Hai sozzi cani, è questa la forma del governar vasalli insegnata da maggiori nostri? è questo il modo che s'usava ne tempi antichi? sente ella questa nuova foggia punto dal Christianesimo? so fermamente che no, altrimenti il buon Homero non havrebbe mai chiamato e' principi sotto nome de pastori. perciò che questo non è pascere, ma egli è bene un consumare et eternalmente distruggere. Hò conosciuto principi piu d'ogn'altra cosa curiosissimi investigatori di chi havea le borse ben tirate, et per rubbarli, subornare chi desse lor briga et chi gli provocasse all'arme, et primi poi, querela facessero di spargimento di sangue, accioche tosto condennati rimanessero de lor beni ignudi. O'crudelta degna di querele tragiche, o inhumanita per secolo alcuno, non più udita. Ho conosciuto in Lombardia un barone delle piu illustri case , il qual ridendo, tutto