ri cavalli del mondo, dandoli per metropoli et capo
del regno, una Lisbona non men nobile et
memorabile che grande et ricca, con porto di mare,
col famoso et honorato fiume Tago, che per quella
dolcemente passa, situata poi in luogo alto, et da
tre uguali colli legiadramete ornata. Vegniamo
in Alemagna ove trovo i Svevi reputati piu de
gli altri sciocchi, quali però si fussero nelle loro
faccende divinamente Cesare, ce lo mostrò ne suoi
Commentari. Discendiamo hora in Italia dove quattro
nobili citta ritrovo, Siena, Modena, Parma,
et Verona, tutta quattro notate dell'essere sopra
l'altre pazze, et veggiamo un poco come l'habbi
Iddio dotate de bellissimi privilegi, et spetial
cura sempre n'habbi. Primieramente Siena
(la vecchia) é sopra de ameni colli fondata, gode d'un
sereno et puro celo, piena d'honorati edifitii,
fruttuose ville, salutiferi bagni, copiosa di ricche
et buone vettovaglie, ornata di vaghe et cortesi
donne, abbondante de giovani disposti, vecchi discreti,
fanciulli ubidienti, servi fedeli, contadini patientissimi,
ma di Siena siami per hora detto à bastanza,
che alla nobil Parma mene vado, La quale,
siede in un bello et grasso piano, lieta pero di vicine
montagne, ricca d'illustri et poderofe famiglie
feconda de sacerdoti et coraggiosi soldati, li
quali, per virtu della dolcissima pazzia son fatti a' lor
vicini quasi formidabili. Tacero io il cascio
Parmegiano del qual mangiando, dico fra me stesso,