quanti vantaggi n'ho riportato, altri di me si rideva,
et io lor tacitamente uccellava et godendo de
privilegi pazzeschi sedeva, quando altrui, che
ben forbito si teneva, stavasi ritto, coprivami,
quando altri stava à capo ignudo, et saporitamente
dormiva, quando altrui non senza gran
molestia vegliava. Considero alle volte che l'inventore
delle carte fusse huomo piu di quel che
si stima ingegnoso, poi che non solo fa che le virtu,
giustitia, temperantia, fortezza, danari, bastoni,
et simili cose giostrino et insieme chi di lor piu
si vaglia contendono, l'un vincendo, et rimanendo
vinto, ma fatto ha di piu, che l pazzzo habbi
in cotal giuoco honoratissimo luogo, hebbe costui,
ne si po negare giudicio perfetto et forse che
anch'esso vidde quel che vego io, cioe non esser
al mondo persone piu legate et serve, di chi si
persuade et appetisce d'haver luogo fra quelli
che son tenuti savi, tanti sono e riguardi, tanti e
rispetti, et le avertenze che di haver, lor bisogna,
de quali, il pazzo non si cura punto stassi egli
sempre gioioso, et spensierato, non si riposa nella
prudenza, non rifugge alla fraude, pon ha
ricorso all'astutia, non non si confida nell'altrui
favore, ne anche cio accaderebbe in alcun tempo,
havendo di lui lddio cura et protettione.
lo non dubito, che molti de nostri moderni Catoni
meco non si adirino, perche tanto inalzi la
pazzia de quali vorrei sapere se letto hanno mai