quanto ne pate. Io pur mi maraviglio, che se tali
sono ch'esser possano a vecchi di diletto, et
a giovani d'ornamento, come possibil sia che
al meno gli ingordi frati non le vadino
chiedendo per l'amor d'Iddio. Io non posso in paese
veruno trovare persona savia, che l'ami, o con
diligentia cerchi, salvo qualche mal avvisato,
niente presago de futuri danni, soggetto
di sciagure, et bersaglio di afflittioni, il che, se
piu chiaro veder volete, considerate che quando
il fanciullo incomincia ad imparare lettere,
subito per delettevole ogetto, se gli appresenta avanti
li occhi la croce, vedete che bel principio si fa,
poi che dalla croce s'incomincia, e che si po altro
sperare nel mezo et nella fine, che poverta, stenti
angoscie, cordogli, et dolorosa morte? si come quasi
de tutti e literati aviene. Vedete (vi prego) il fine
di Socrate di veleno morto per commandamento
del magistrato, similmente quel di Anasagora
che pur e di veneno, quel di Talete che mori di sete,
riducetive a memoria la morte di Zenone per
commandamento di Falaride tiranno, riducetive
a memoria il povero Anasarco, con vari tormenti
per voler di Nicocreonte spento, Archimede
filosofo et matematico singolare, fu ucciso da
soldati di Marcello, Pitagora con sessanta discepoli
fu amazzato, Platone fu venduto per schiavo
da Dionigi, per ricompensa delle sue fatiche,
Anacarsi mori di morte repentina, Diodoro cre
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