sono veramente produttrici de strani et dolenti
effletti, vego io senza fallo, quas tutti e suoi seguaci,
tristanzuoli, tiscuzzi, fracidi, catarrosi, et
per conseguente di volto stampato del colore di morte,
d'una difficile et vitiosa natura, pieni d'alterezza,
colmi d'orgoglio, sprezzatori delle dolci
conversationi, memici mortali delle donne che sono
però (quando buone si ritrovano) l'honore et
la gioia del mondo. Vantadori di piu, sospettosi,
lunatici, bugiardi, et perché nostro signor Iddio previdde,
che tali, esser doveano, quali ue gli ho in
poche parole dipinti, lasciò che la scrittura santa
amorevolmente n'ammonisce al non essere se non
sobriamente dotti. Temendo che se troppo nelle dottrine ci profundassimo, non cadessimo in mille gravi danni,
nella quale troviamo anchora scritte queste
parole, NOLI ALTUM SAPERE, SED TIME, non volere sapere huom ne
investigare le cose alte, ma sta in timore, et Paulo apostolo
non mostra egli d'haver sprezato ogni litteratura
poi che Cristo conobbe? non scrisse egli a' Corinti che
nulla voleva sapere fuor che Cristo crucifisso? et che
non era venuto instrutto di humana sapienza, ne
di artificio retorico? non dice similmente la scrittura,
che la scientia gonfia. Se gonfia, et non edifica gli
animi in Dio, che ne vogliamo noi fare? Non si afferma
anchora nella medesima, che la sapienza di questo
mondo, e nel cospetto d'Iddio una mera stoltitia?
et chiunque cerchera le cose alte, sara oppresso dalla