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nico alli cortesi Lettori. |
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Autore della presente opera il qual fu M.O.L.M.
detto per sopra nome il Tranq hebbe sempre in animo,
che ella non uscisse mai per industria di stampatore
alcuno in luce, ma solamente di farne copia à
que dui Signori, à quali si vede esser stata consagrata, et certamente
cosi sarebbe avenuto, se sopragiunto non vi fusse il signor
Colatino da Colalto giovane virtuosissimo, et nato sol per far
altrui giovamento, il quale, veggendo esser fra questi Paradossi
sparsi quasi infiniti precetti morali, molte istorie, molte facete
narrationi con stile dolce et facile commandogli che per ogni modo
li lasciasse stampare, ne ci defraudasse piu longamente di si piacevole
et util lettione, fece egli buona pezza resistenza, alla fine,
vi acconsenti, ben prega di buon cuore qualunque gli leggerà, non voglia
rimaner offeso in cosa veruna conciosia che un Capriccio bizarro
(che spesso ne gli sogliono venir in capo) l'indusse a far
questo parto, benche esso (tal è la sua modestia) per vero parto non lo
riconosca, ma sol per una sconciatura, non si è ne anche curato di lodare
una cosa in un Paradosso et la medesima biasimare in un'altro
pensando bastasse che à suo potere la repugnantia non fusse in un
medesimo luogo et appresso rendendosi certo ch'ogn'uno di
mediocre intelletto, havesse a conoscere che per trastullo si habbi
preso tal assunto, et non per dir da buon senno. State lieti et con benigno
animo quando da molesti et gravi pensieri le menti vostre ingombrate
non saranno pigliate spasso di questa sua capricciosa bizzaria,
et s'egli intenderà che dispiacciuto non vi sia che egli
habbi con si poco rispetto parlato del Bocaccio, di Aristotele,
et di M. Tullio, farà il medesimo in molti altri autori,
ispetialmente in Plinio, et ne Commentarii di Cesare, et a Dio siate.