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PAULO MASCRA

nico alli cortesi Lettori.

Autore della presente opera il qual fu M.O.L.M. detto per sopra nome il Tranq hebbe sempre in animo, che ella non uscisse mai per industria di stampatore alcuno in luce, ma solamente di farne copia à que dui Signori, à quali si vede esser stata consagrata, et certamente cosi sarebbe avenuto, se sopragiunto non vi fusse il signor Colatino da Colalto giovane virtuosissimo, et nato sol per far altrui giovamento, il quale, veggendo esser fra questi Paradossi sparsi quasi infiniti precetti morali, molte istorie, molte facete narrationi con stile dolce et facile commandogli che per ogni modo li lasciasse stampare, ne ci defraudasse piu longamente di si piacevole et util lettione, fece egli buona pezza resistenza, alla fine, vi acconsenti, ben prega di buon cuore qualunque gli leggerà, non voglia rimaner offeso in cosa veruna conciosia che un Capriccio bizarro (che spesso ne gli sogliono venir in capo) l'indusse a far questo parto, benche esso (tal è la sua modestia) per vero parto non lo riconosca, ma sol per una sconciatura, non si è ne anche curato di lodare una cosa in un Paradosso et la medesima biasimare in un'altro pensando bastasse che à suo potere la repugnantia non fusse in un medesimo luogo et appresso rendendosi certo ch'ogn'uno di mediocre intelletto, havesse a conoscere che per trastullo si habbi preso tal assunto, et non per dir da buon senno. State lieti et con benigno animo quando da molesti et gravi pensieri le menti vostre ingombrate non saranno pigliate spasso di questa sua capricciosa bizzaria, et s'egli intenderà che dispiacciuto non vi sia che egli habbi con si poco rispetto parlato del Bocaccio, di Aristotele, et di M. Tullio, farà il medesimo in molti altri autori, ispetialmente in Plinio, et ne Commentarii di Cesare, et a Dio siate.