Pagina:Lando - Paradossi, (1544).djvu/214


IL SECONDO LIBRO

oratione ligariana vi sia appellato L.Corfidio, esser error mio, ma come si dice per commun proverbio, error però di memoria, io credeva Corfidio esser congiuntissimo con e ligarii, ma vego finalmente ch'ei mori davanti, per tanto darai commisione a'Farnace, a'Salvio, et Anteo che quel nome sia cancellato da tutti e'libri, qui non potendo il buon'huomo ricoprirsi, confessa il fallo, dando la colpa all'essere smemorato, et bruttamente è costretto a far radere quello che imprudentemente si ritruova d'haver scritto, certo che se all'hora fussero state le stampe bisognava far altro che coreggersi doppo il fatto, qui è veramente da considerare quanto egli fusse prosuntuoso, osando scrivere per vere, le cose ch'ei non sapeva, ne havendo avertenza di farle rivedere, anzi piu tosto volendo haverle a'coreggere, poscia che l'erano divolgate,che humiliarsi a pigliarne il giuditio di qualche dotta persona di que tempi, non posso certamente pensare come sia egli venuto in tanta openione huomo litterato appresso di noi, conciosia che al tempo suo fusse si poco istimato, et doppo la morte stesse anchora buona pezza in niuna riputatione, et noi l'ammiriamo tanto chiamandolo il padre dell'eloquentia, il maestro di coloro che meglio degli altri sapino et scrivere et favellare, l'inventore della Retorica, et tanti bei tittoli gli diamo, che non ne ha tanti Carolo d'Austria, ma che gli