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DE PARADOSSI 99

no considerando di haver perduto la reputatione, qual haveva per tutta Gretia, et non esser horamai piu luogo dove securamente potesse habitare, essendo vicino al fiume Eurippo, trapportato dalle furie che lo guidavano, agitato dalli acuti stimoli della conscientia che per tanti malefitii lo trafigevano, lo rodevano, et lo spolpavano, gittossi nel fiume, et affogossi, et cosi rimase il mondo smorbato di tano lezzo, et quella brutta anima fu da crudelissimi dimonii strascinata alle dovute pene, quali fugito haveva il mal composto corpo, vadino hora e frati componendo e libri della salute sua et della teologia di Aristotele, dica pur il Trapezontio di mente di Gregorio Nazanzeno ch'egli sia salvo, che io per me non lo posso credere, Soviemmi d'haver udito che un santo Romito che stava ne deserti di Tebaida, pregasse Iddio gli mostrasse qual sant'huomo nel paradiso havesse il piu honorato luogo, compiacquegli il signore, il quale mancare non suole a'desiderii de suoi eletti, dil che, rimase grandimenti consolato, d'indi a pochi giorni, venegli disio di sapere qual fusse il piu tormentato corpo nell'inferno, et fugli in visione mostrato Aristotele in habito da filosofo, il il quale tre volte al giorno era spogliato ignudo et duramente battuto, poi in piu parti minutamente tagliato, della lingua se ne rapolliva le piu immonde parti, gli occhi erano posti per versa/


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