stra lo dispregio delle cose divine, fu cercato
diligentemente dove fusse questo nuovo parto, et
come piacque al reggitor del mondo, mai si puote
ritrovare questo infelice, il quale essendo pervenuto
poi all'eta virile, innamorossi d'una sfacciata
meretrice detta per nome Hermia, et talmente
se ne invaghi, che prese ella un giorno ardire,
di porgli la sella sul dosso, cavalcarlo, stratiarlo
et al tutto vituperarlo, a costei finalmente fece fare
ordinatamente tutti li sacrificii che far si solevano
alla Eleusina cerere, parvi che questo fusse
inditio d'una mente pia? d'un animo religioso?
essendo adunque delle divine cose si gran sprezzatore?
non vi pare che meriti che li nostri reverendi
baccalari ad ogni parola l'habbino in bocca,
d'altro non si ragioni per e chiostri loro, ne
altro s'oda per e pergami allegare. Fu dimandato
una volta essendo io in Padova, a' monsignor
Bembo, perche non andasse la quaresima alle
prediche? rispose egli incontanente, che vi debbo
io fare? poscia che mai altro non vi si ode che
garrire il dottore sottile contra il dottore Angelico,
et poi venirsene Aristotele per terzo, a terminare
la quistione proposta. Pensarono gia alcuni
fratocchi brodaiuoli, non poter far meglio che
invecchiare in tal lettione affermando senza Ariftotele
non potersi intendere la scrittura santa,
ne mai haver huomo alcuno (per acuto che egli
fusse) potuto intendere la materia della prede-