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DE PARADOSSI. 95

sono, credo che assai piu agevole mi fora l'annoverar le stelle del cielo. Ditemi un poco saggi Aristotelici, tu in prima Averrois che gli facesti il gran commento, et diceste che nell'opere di questo tuo novello Iddio, non si era mai ritrovato errore alcuno, non erro egli bruttamente dicendo che lo seme dava solamente lo principio motivo al sangue mestruale, si che egli havesse ragion sol di opifice et non che di quello si componesse l'animale? Dimmi bugiardo Averroe? non erro egli rendendo la ragione della similitudine c'hanno i figliuoli verso le madri? non ha egli similmente errato si pertinacemente affermando che li testicoli inutili fussero alla generatione del seme? Dimmi barbaro non comise egli grave error sciogliendo la quistione perche n'è rimanga il corpo effeminato segati che sieno gli testicoli? ha pur anchora errato dicendo che lo principio del spontaneo movimento, et del senso, fusse nel cuore, apparendo per certissime dimostrationi esser nel cervello. Deh come appassionato sempre ti mostrasti verso questo tuo indotto precettore, Narra Laertio nella sua vita, che egli habbi scritto quatro cento volumi, non diro gia io per hora che Laertio ne menta, diro ben ch'egli fusse poco accorto non avertendo che abusando esso del favore di Alessandro sacheggiasse spesso di buone librarie, et comprasse de libri antichi, non gli mancavano danari, havendo a fare