un solo n'habbi sotto tal forma scritto et pur non
se ne vede alcuno. Simplicio parimenti afferma
ch'egli scrivesse in dialogo, io non vego questi dialogi
in alcun luogo, ho pur anch'io quando haveva
piu del scemo che al presente non ho, rivolto
la mia parte di questi libracci che vanno si
presuntuosamente scorrendo per le librarie, ne mai
ho ritrovato tal forma di comporre, dil che m'ho
assai maravigliato, ispetialmente essendo usanza
ne que tempi di scrivere in dialogo, come si
vede in Platone, Senofonte, et altri molti, di piu
il medesimo Simplicio interpretando e predicamenti
di Aristotele cita la Parafrasi di Andronico,
la qual tutta confassi col testo qual hora
habbiamo, et discorda dal testo di Simplicio, donde
parvi evidente congiettura che di Andronico siano
et non di Aristotele. Ridevomi adunque
meritamente la state passata essendo in Roma, et
veggendo disputarsi tra li primi filosofi, se li
predicamenti di Arislotele dovessero esser preposti
o posposti alla metafisica, o quistion degna d'esser
a si travagliosi tempi disputata nel cospetto
de tanti reverendissimi Cardinali? poi che di
Andronico sono li predicamenti, & piu frasche
dentro vi si vegono che frutti. Simplicio anchora,
nel preallegato libro, parlando de gli Univoci,
cita l'arte poetica di Aristotele, et la difinitione
qual esso da in quell'arte de prefati univoci,
letto ho io quella poetica et piu volte riletto, ne