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DE PARADOSSI 92

CHE L'OPERE QUALI AL

presente habbiamo sotto nome di Ari

stotele, non sieno di Aristotele.

PARADOSSO. XXVIII.

Or questo si che parera troppo strano Paradosso, et dara pur assai che dire à nostri Aristotelici, et a me anchora prima che piu sottilmente cio investigassi, havrebbe dato molto da pensare,ma hora ne rimango del tutto risoluto, merce del fedele Strabone, et dotto Plutarcho, li quali apertamente narano che l'opere di Aristotele gran tempo fa si perdessero, ne con altro si filosofasse, salvo che con certi scartafacci di alcuni vecchi peripatetici. Potevami per certo bastare il testimonio di dua si valenti litterati à farmi cio credere, anchora che sopravenuto non vi fusse M.Tullio col diligentissimo Simplicio, li quali m'hanno talmente in questo mio parere confermato, che di niuna altra cosa parmi esser piu certo et per sostentar tal cosa ardirei di porre il capo mio ad ogni rischio. Scrivendo Tullio a Lentulo dice d'haver composto l'Oratore in dialogo secondo il costume di Aristotele, hor se Aristotele hebbe tal costume sara credibil cosa che molti volumi, et non


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