re Latine a quali dimandarei molto volentieri
che lettere potesse mai apparare un'huomo
di profession notaio costretto a guadagnarsi il
pane col scrivere processi, codicilli, testamenti, et
contratti? dal qual officio disgiungendosi poi, dettesi
tutto all'otio, alle vanita, al raccontar favole et
al servir donne, servirle dico, non di coppa, ne
di coltello, ma col scottergli il pellicione,
veggiamo un poco che segno di dottrina apparisca
nell'opere sue in Fiorentino volgare iscritte.
certo niuno, vegniamo all'opere Latine potrebbesi
scrivere dal piu rozzo pedantaccio ch'uscisse mai
dalla marca piu inettamente? Scrisse gia della
genealogia delli Dei et delle illustri donne, benche
alcuni affermino, non esser sua opera, ma
concediamo che sua fusse, non vi son dentro mille
brutti errori con stile parimenti brutto registrati?
si che, apertamente si vede non esser altro in lui,
che una certa naturale abondanza di parole,
mal pero tessute, l'una con l'altra avilupate,
intricate, con le costruttioni alle volte si prolisse
che se non si ha piu che buona lena, convienci
due ò tre fiate riposare, pria che finita sia la clausola,
la quale termina sempre nel verbo, secondo
la figura latina, cosa molto disdicevole à chi
vuol bene et toscanamente scrivere, sono le sue
narrationi senza arte oratoria disposte piene de
vocaboli insoliti et senza giuditio alcuno, il
qual poco giuditio fa similmente testimonio