ra di bellissimi costumi, di svegliatissimo
ingegno, et di litteratura piu che mediocre ornata,
ma prima hebbi cognitione nella citta di Mantova,
della signora Violante Gambera, la cui
alta mente et cortesissimi modi dano fermo
inditio di vera nobilta, un tal essempio
contemplando di continuo la signora Camilla sua
ubidiente figlia, a tanta perfettione e hoggimai
venuta che po et dar altrui materia che di lei si
scriva et essa parimenti con la sua dotta penna scrivere
le gloriose opere che a nostri secoli si fanno. Le
streme contentezze c'hebbi io sempre di si dolci
conversationi, mi speronarno a cercar piu
studiosamente se altre vene fussero, che simili pedate
seguitassero. Viddi gia per tanto piu d'una fiata le
signore di corte maggiore, le quali non tanto per
corporal bellezza quanto per l'infinita cortesia et
bonta che in quelle regna, piu divine, che humane
mi parvero, veramente chi non stupisce
contemplando l'aria dolcissima della signora Camilla
gia consorte del vertuoso signor Cesare, accopiata
con un spirito generosissimo, non ha senso
d'huomo, chi non ammira la gravita, la longa
sofferenza ne travagli, senza pur mai piegarsi, et
il splendor dell'animo che ha la signora Giulia
Trivulza marchesana di Vigevano e in tutto fuor
del senno, d'indi a Piacenza ratto mene volo
vago di riempirmi tuttavia piu di nuove
meraviglie, dove non guari stetti, che alquanto fa