chi favellando, mai ne sa ritrovar il fine, et mai
stanco si vede di lodarla hor di prudentia, hor di
belta, et tall'hora di cortesia. Non ha parimenti
Lucca mia, donne eccedenti di gran longa in vertu
qualunque vertuoso cavagliere? si ha veramente,
et chi non mel crede, specchisi nell'essempio
mirabile che di se dano Caterina Dati. et
Margherita Bernardini. Non ha Firenze anchora donne
da paragonar con e piu valorosi huomini di qual
si voglia secolo? non nacque in essa M. Maria delli
Albizi, che gia fu del buon Rinieri Dei? non
stupisce ogn'uno per maraviglia considerando l'acutezza
del suo benigno ingegno, et la prontezza
delle belle risposte? ben si ralegra Firenze con
ragione havendo ricuperato si caro tesoro, ne con
minor ragione si duolgono e Lionesi di haver
perduto si grata conversatione, viddi io alla
partenza sua, piu di cento mila lagrimosi occhi, viddi
io turbarsi la Sonna et per gran duolo quasi
bagnar amendue le sponde, viddi io lo Rodano
piu del solito suo, con gran velocità scorrere,
quasi per forza ritener la volesse, o vero anch'esso
dal suo nido far dipartenza. Deh come credo
che volentieri cambiasse hora le fortune sue
con quelle del ben aventurato Arno, ma vegniamo
hora in Lombardia de tutti e beni
copiosa, ispetialmente di leggiadre et honorate
donne fra le quali, ho sempre di buon cuor
riverrito la signora Gostanza di Nuvolara, signo/