vano diligentemente fichi, fagiani, farcimini, et
cosi di mano in mano scorrevasi per tutto l'alfabetto
ordinatamente, a me certo sommamente piace
la vita sobria, ne truovo cosa che di maggior noia
mi sia cagione, che di caricar ben l'orsa la sera et
poi levarmi a buon'hotta, io non provo maggior
supplitio, che di sentir quella crudita, quei rutti,
quel sbavegliare, quei stordimenti, quelle vertigini,
et quei gira capi, ma per il contrario come mi
truovo la sera o non haver cenato, o almeno
sobriamente mangiato, mi lievo scarico, pronto a
tutte le attioni, ne sento alcuno impedimento, ne
mi sento punto istordito. Essendo in Messina, mi
racconto il signor Antonio d'Oria d'haver
conosciuto in Ispagna un vecchio, il quale passava piu
di cento anni, quale havendo un giorno fra gli
altri ritenuto a disinar et trattatolo sontuosamente
come egli suole chi seco mangia, disse il buon
vecchio, se io havessi havuto signor mio nella mia
gioventu simili tavole, non crediate gia che io fussi
arrivato a questa eta, con el vigore che tanto mostrate
di ammirare, ecco adunque che la vita parca e
anchora cagione che longamente campiamo et
prosperosi ci mantegniamo. Tutti quelli che nell'eta
anticha nemici furono della vita parca,
trovansi esser stati similmente nemici dell'honore,
et della vertu, come appare in Claudio, Caligula,
Eliogabalo, Clodio Tragedo, Vitellio, Vero,
et Tiberio, dall'altro canto, vedrete che gli