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DE PARADOSSI. 71

vandosi adunque a' nostri tempi servidori che habbino la mente libera, giudico io esser ben fatto in tutto privarsi de lor servigi, et ugualmente odiare quei servi che non hanno l'animo libero, come que liberi che hanno l'animo servile, li quali tanti et tanti sono, che à pena annoverar si possono. Hebbe gia un servidore Diogene chiamato Manes, Il quale partendosi da lui, era confortato da suoi amici lo seguitasse, et cercasse di rihaverlo in sua possanza, rise di questo Diogene, dicendo, fora troppo brutta cosa che a' Manes desse il cuore di vivere senza Diogene, et Diogene animo non havesse di poter star senza Manes, vadisi nella buona hora che meglio è di non haver servidori che haverne.


C H E M E G L I O S I A N A S C E-

re di gente humile, che di chia/

ra et illustre.

PARADOSSO. XXIII.

E di humil et bassa natione sarai senza alcun dubbio potrai piu licentiosamente peccare et senza ratenimento alcuno scorrere per tutte le lascivie et dishonesti piaceri che nell'appetito ti caggeranno, et senza che ti si sparga per le guancie rossore alcuno, far de li atti inde/