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la moglie si muoia, et troppo stoltamen |
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te far chiunque la piagne. |
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Orrei detto fusse con buona gratia
delle donne, l'inimicitia delle
quali, fugo piu che il fuoco,
et schivo piu che la peste, che il
perder moglie sia come perdere
la rogna, l'asma, la febre, o
l'anguinaglia, perdita veramente da ralegrarsi piu
tosto che da tristarsi. Certo qualunque si ramarica
di cotal giattura vorrei considerasse se quando
moglie prese, saggia et buona trovolla o pur malvagia
et iniqua? se buona la ritruovo, perche non spera
animosamente poter con la medesima agevolezza
trovarne, un'altra simigliante? ma se con sua
industria di cattiva buona la ridusse, perche non ne
riduce egli un'altra di nuovo, che assai maggior
lode et gloria ne riportera? Mi ramento d'haver
letto che essendo pregato M.Tullio da suoi amici
a ripigliar donna, poi che Terentia (la perfida) scordatosi lo
fervente amore molti anni dal marito
portatole, congiunta si fu di matrimonial copula
con Salustio suo mortal nemico, rispondesse
non potere et alla moglie, et alli studi della ve