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DE PARADOSSI. 63


tioso campo a Retorici di parlare di Maratone, di Salamina, di Termopili, di Platea, et di Leutra, per la guerra divenne immortale Coclite, et li Detii furono tenuti quasi divini, per la guerra li G. et P. Scipioni insieme con M. Marcello sono dalli istorici a piena voce lodati, il che non avenne mai si largamente ad alcun togato pel mezo della pace, anzi veggiamo tutte le statoue delli antichi quasi vestire d'habito militare, non era già lecito appresso di alcune nobili nationi, cingersi d'altro che di un vil canape, fin che amazato non havesse almeno un'huomo, appresso li Cartaginesi fu già costume di donare del publico a lor cittadini, tante anella, quante erano le battaglie, alle quali ritrovati si fussero, ad altri anchora non fu lecito pigliar moglie sin che buona pezza guereggiato non havesse, ma perchè piglio io si dal la longa li essempii volendo mostrar la dignità della guerra? non e sofficiente dimostratione che ne la religione Christiana nati vi sieno tanti ordini militari, che la santa Chiesa con l'arme diffendino? et chi li saprebbe nominare tutti? sonovi li Gerosolimitani, quelli di santo Iacoppo, di santo Lazaro, li ttutonici, quelli di Christo in Portugallo, et altri tanti tutti amici di guerra, et nati per mantenerla, dala quale germogliarno sempre cose stupende, la onde vedesi esser la pace cosa insolente, superba, orgogliosa, negligente, ociosa, corrutrice delli alti et nobili intelletti, come chiaramente in. G. Ma