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due nobilissime città, di maniera ch'una sol cosa mi dava noia che io temeva non si dicesse ch'io volessi fare d'una figliuola dui generi, ma questo timore mi s'è finalmente levato dal petto veggendo essere cosa da molti, et antichi, et moderni usata. Scrisse giá Varrone dui libri dell'agricoltura, et il primo dedica à Fundania et l'altro a Nigro Turanno, perche non sarà le cito anchora à me, de dui libri de Paradossi consecrarne il primo all'Eccellentia vostra, et il secondo à Monsignor di C? l'uno mi ha molti giorni benignamente nudrito, et l'altro al presente mi governa, l'uno mi ama, et l'altro mostra in vari modi tenermi caro, et d'amendua con molto disiderio ne son stato richiesto, dogliomi ben che per la brevità del tempo, et per la tumultuosa vita c'ho menato seguendo alli giorni passati la Corte del Christianissimo Re Francesco, non habbi potuto fare ch'essi uscissero con maggior prudenza et dottrina scritti di quel che fanno, non mi sono ne anche Signor mio curato di scrivere Toscanamente, come hoggidi s'usa di fare, ma gli ho scritti nella forma che solito sono di parlare con è miei piu familiari amici, basta che tali quali sono, vostri sono, et io anchora son vostro. State felice che Dio sia la guardia di V.S da Lione.