et alla rovina inchinata, che quasi da chiunque
stava di fuori, ogni sua domestica attione poteva esser
veduta. Veramente che parmi desiderio piu d'ogni
altro pazzo et ambitioso il volere habitare ne
palagi, et havere à schifo l'humili case, quasi che
possino meglio alla repentina morte, alle sciagure
strane, et alle molte infirmità contrastare, ditemi
voi delle storie studiosi? quando Tullo Hostilio
fu dal ciel percosso non era egli nel suo real
palazzo? similmente quando Tarquino Prisco
fu ucciso non s'era egli ridotto nelle sue reali camere?
il medesimo si potrebbe pur affermare di
molti signori nelle proprie habitationi per vari
accidenti morti, ma ditemi, puote in alcun modo
riparare al duca d'Urbino il palazzo con tanta
industria et ornamenti edificato che egli non
fusse ne suoi tempi un'essempio di calamita? il
palazzo di Trento struttura veramente senza
paragone et si pretiosamente guernito non ha già
impedito che chi lo fece dificare, non sottogiacesse
anche à tutte le fortune che soggiacere sogliono
li altri mortali, il palazzo del Doria opra degna
di Dedalo architetto fallo forse essere più contento
che si fuffe prima che tal fabrica incominciasse?
che giovorno à Lucullo et à Metello i lor superbi
edifitii? che giovò à Caligula et à Nerone
l'haver case di tal ampiezza che abracciassero
tutta la città? Stolto riputiamo adunque qualunque
si sdegna le povere case habitare et con